top of page

La storia dell'Associazione

Il Gruppo Artistico Romano - Amici dell'Euritmia

Eurythmeum Roma ETS

Nel lontano 1987 si forma l'Associazione Gruppo Artistico Romano, che ha lavorato per anni intensamente con Heinrich Koebel per l'Euritmia e Fiorenza De Angelis per la pittura. L’Associazione è rimasta sempre fedele al suo impulso originario, creando intorno a sé il terreno fertile su cui si è potuta radicare successivamente la nuova esperienza di una formazione in Euritmia.

La scuola di Euritmia nasce nel 2005 al termine del percorso di formazione di alcuni soci, guidato da Stefan Panizza e sostenuto da vari maestri, tra cui Lili Reinitzer e Ursula-Ingrid Gillert. L'anno successivo infatti, grazie ai preziosi consigli del Dr. Werner Barfod e agli apporti artistici della Scuola Zuccoli (inizialmente nella persona di Ulla Hess), in seno all'Associazione è potuto iniziare il primo anno di formazione in Euritmia a Roma. Fin dalla sua fondazione l'Eurythmeum Roma si è basato su princìpi didattici comuni alla Scuola Zuccoli (oggi confluita nell'Eurythmeum CH) adattati alla realtà italiana, in uno scambio continuo di forze e di domande su cui è germinato un patrimonio formativo euritmico in lingua italiana con caratteristiche e impulsi propri.

Da questa iniziativa si forma poi nel 2021 l'Associazione Euryhtmeum Roma ETS, che è l'ente giuriduco a cui fa attualmente riferimento la formazione di Euritmia.

iStock-1943397948.jpg

La storia dell'Euritmia

Alla fine del 1912 Rudolf Steiner fu avvicinato da una donna di nome Clara Smith che aveva seguito per molti anni le sue conferenze e che ora cercava il suo consiglio. Il marito era inaspettatamente morto due settimane prima ed era preoccupata per il futuro della figlia diciottenne Lori. Tra gli interessi della figlia vi erano la ginnastica e la danza, così Steiner affermò che era disposto a prendersi cura di lei assecondando e sviluppando questi interessi. Questo rapporto educativo costituì l’esordio dell’Euritmia, il cui prefisso “eu-” si ricollega all'ideale greco di καλοκαγαθία (da καλὸς καὶ ἀγαθός, cioè Bello e Buono). Per i Greci questi ideali convivevano in uno stato di complementarità tra qualità fisiche e morali, infatti la bellezza e la proporzione che riversarono nell'architettura, come anche la perfezione che raggiunsero nell'immortale equilibrio dei gesti delle sculture, rivelano come essi sperimentassero l'equilibrio realmente in se stessi e nel proprio corpo, senza alcun bisogno di modelli per le statue: il Bello equivaleva perciò al Buono, cioè al benessere, a uno stare bene percepito grazie allo stretto rapporto che ancora aveva con il mondo spirituale fatto di Bellezza: tutto questo era denominato per l'appunto con il termine EU.

Rudolf Steiner volle forse collegare tramite la scelta del nome Euritmia gesti e forme euritmiche con questo periodo della storia dell'umanità intessuto di bellezza e di equilibrio, ricco di sana vita pulsante, i cui ritmi e il cui equilibrio si possono leggere nelle belle forme delle statue, indicando come il Bello si potesse ancora unire al Buono, collegandosi a ciò che ritmicamente vive nell'uomo tramite un moderno, nuovo equilibrio.

Già antecedentemente agli sconvolgimenti della prima guerra mondiale, infatti, Rudolf Steiner aveva avvertito un profondo deterioramento della vita sociale e culturale, che era profondamente convinto potesse essere rinnovata e risanata solo attraverso l'arte. Perciò diede l’impulso per una corrente diversa della danza che aspirava a ricollegarsi con l’impulso originario di Tersicore, a proseguire la rivoluzione avviata dalle pioniere della danza del XX secolo (senza necessariamente essere diretta discendente), e a restituire alla danza il suo ruolo primario di portavoce dello spirituale, manifestando nuovamente sulla terra i movimenti del cosmo attraverso il movimento dell'Uomo.

Image by Constantinos Kollias

Cos'è l'Euritmia?

L’Euritmia pur rintracciando le sue radici più antiche nell’arte primordiale dell’umanità, che si esprimeva nella danza sacra dei templi, ha assunto un nuovo volto rivolgendosi al moderno uomo europeo e alla sua cultura, un’arte che trasformasse il movimento da istintivo a cosciente, svelando le leggi superiori che ne sono alla base. Per questo motivo è un’arte moderna, figlia del nostro tempo, capace di risvegliare la comprensione del mondo e di sé stessi non solo in modo materiale, utilizzando un pensiero educato alla fisicità, ma tramite una percezione più fine e un pensiero più vivo.


L’Euritmia traduce in movimento il linguaggio e la musica, ossia rende visibili le loro leggi universali. Per questo i gesti euritmici non sono arbitrari o soggettivi, bensì aspirano a diventare il mezzo per la manifestazione di princìpi superiori che, attraverso di essi, diventano riconoscibili. Quando un euritmista si avvicina ad un brano, sia esso musicale che letterario, deve interpretarlo nella sua composizione di suoni, nella sua essenza oggettiva. L’organismo umano nella sua interezza diventa uno strumento.

"L’Euritmia prende le sue mosse dalla visione di Goethe, secondo cui ogni arte è la rivelazione delle leggi nascoste della natura, le quali, in assenza di tale rivelazione, resterebbero celate. Questa concezione può essere connessa con un’altra idea di Goethe. In ciascun organo umano vi è un’espressione dell'intera forma dell'uomo. È come se ciascuna parte del corpo fosse l’essere umano in miniatura. Possiamo rovesciare questo pensiero vedendo nell’uomo un’espressione completa di ciò che ogni suo organo rappresenta. Nella laringe e negli altri organi connessi con la voce e con il canto, queste attività avviano i movimenti o la tendenza ai movimenti che si rivelano nei suoni o nelle combinazioni di suoni, benché i movimenti in se stessi non siano percepiti nella vita ordinaria. Non sono tanto i movimenti stessi, quanto le loro tendenze a essere trasformate dall'Euritmia in movimenti di tutto il corpo. Ciò che impercettibilmente accade nella formazione dei suoni e dei toni in un singolo sistema di organi può diventare visibile nel movimento e nella postura dell’essere umano nella sua totalità".

R. Steiner

DSCF7295.jpg

Ambiti di specializzazione

Dopo aver conseguito il diploma nella formazione artistica di base, è possibile orientarsi verso i seguenti indirizzi professionali:



Euritmia artistica
L’attività di palcoscenico, espressione e arricchimento della vita culturale di una società, consiste in spettacoli, interamente realizzati in Euritmia, di poesia e di musica, eseguita dal vivo, fino alla rappresentazione di sinfonie complete; spettacoli in cui l’Euritmia rappresenta un elemento di supporto ad un’opera teatrale, come ad esempio per il Faust di Goethe; rappresentazioni di fiabe e racconti come prodotto e sviluppo di programmi indirizzati ai bambini e ai ragazzi.


Euritmia pedagogica 
Si applica nelle scuole che seguono l’impostazione pedagogica suggerita da Rudolf Steiner, a seguito di approfondimenti e tirocini per diventare maestri ed educatori. Compito del maestro di Euritmia, dagli asili alle classi superiori o nella guida dei ragazzi cosiddetti “difficili” o portatori di handicap, è quello di sostenere e stimolare le fasi evolutive del bambino e dell’adolescente sotto l’aspetto fisico, psichico e mentale.



Euritmia terapeutica
Con la finalità di coadiuvare l’arte medica, R. Steiner ha creato, nel 1921, l’Euritmia terapeutica, a cui è possibile accedere tramite una specializzazione conseguita successivamente alla formazione.
In rigorosa collaborazione con un medico, si applica in modo specifico per la medicina interna, la psichiatria, la pediatria, la medicina psico-somatica, la neurologia e l’oculistica.



Euritmia per la vita sociale e lavorativa
Con l'anelito di superare l’unilateralità della visione quotidiana della vita produttiva, l’Euritmia aziendale vuole creare una comprensione dei processi sociali e lavorativi, tale da modificare l’atmosfera sui luoghi di lavoro e nel contempo indirizzare l’impresa verso un sano sviluppo dei suoi processi economici.
Attraverso l'Euritmia è possibile supportare la cultura dell’impresa come elemento di crescita sociale e di comunità, per collegare la trasformazione degli individui a quella dell’organizzazione.



Euritmia igienica
Attraverso appositi esercizi, condotti all’interno di un gruppo, si raggiunge un effetto armonico tra la propria personalità e quella degli altri partecipanti, sviluppando la creatività che è insita in ogni individuo.
L’Euritmia igienica introduce il principio salutistico dell’equilibrio tra i propri ritmi e i ritmi vitali esterni.

bottom of page